Preghiera e lavoro: è questo l’equilibrio che scandisce la vita delle Benedettine di Priscilla, una vita incentrata sulla lode di Dio, nella celebrazione dell’Eucaristia e dell’Ufficio divino, e un lavoro a servizio della Chiesa, nell’umiltà e nella gioia di una vita veramente fraterna.

BENEDETTINE DI PRISCILLA
Prendono il nome di Priscilla dal luogo dove è iniziata la congregazione, fondata dal sacerdote bolognese Giulio Belvederi, archeologo e uomo di profonda spiritualità, chiamato a Roma dal Papa Pio XI per la costruzione del Pontificio Istituto di Archeologia Cristiana, delle case custodi delle catacombe che venivano aperte al pubblico, e per avvicinare i cristiani a queste testimonianze della fede primitiva e ravvivarli nella carità. Egli ha dato alle sue figlie, come guida di vita, la regola benedettina come la più aderente allo spirito del Vangelo e alla vita apostolica nella sua semplicità. Preghiera e lavoro, vita incentrata sulla lode di Dio nella celebrazione della Messa e dell’Ufficio divino; lavoro a servizio della Chiesa svolto nell’ambito della casa religiosa nell’umiltà e nella gioia di una vita veramente fraterna.